La responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti: “Proteste giustificate”
Roma, 8 giugno 2009 - “Fermo restando che i contribuenti pagano la rata addizionale comunale, quella sul consumo dell’acqua e dei rifiuti, aumentate ultimamente in maniera vertiginosa, mi sembra assurdo pensare che si debba pagare anche una tassa sui defunti. E chi non può pagare?”. Queste le perplessità espresse da Camelia Di Marcantonio, responsabile per la provincia di Latina del Movimento Italia dei Diritti, riguardo alla privatizzazione del cimitero di Latina. Il Comune infatti ha previsto un appalto di circa 47 milioni di euro per affidare ad un privato il cimitero. Secondo le nuove regole introdotte dalla ditta Ipogeo-Damiani, inoltre, per ogni defunto sepolto bisognerà pagare una tassa di 15 euro, mentre per ogni nuova sepoltura ci sarà una tassa da 30 euro. Ieri i familiari dei defunti hanno protestato incatenati davanti al cancello principale del cimitero, con un corteo lungo quasi 4 chilometri che dall’ingresso del parcheggio è arrivato fino alla sede della curia vescovile, nonostante lo scorso giovedì il sindaco Vincenzo Zaccheo aveva promesso la riapertura del cancello principale e dato delle garanzie sul “costo sociale”. “Zaccheo sa che c’è già un appalto regolamentato, - ha continuato l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – quindi mi chiedo cosa possa cambiare. Sotto elezioni tutti sono bravi a parlare, ma quando si tratterà di agire cosa si farà? Una modifica dell’appalto o uno nuovo?”.
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