La responsabile provinciale Camelia Di Marcantonio: “Risultati e responsabilità accertati da tempo, urgono provvedimenti immediati”
Roma - “Visto che la Procura ha già accertato le responsabilità e ancora non si è fatto nulla, sarebbe opportuno prendere dei provvedimenti, inutile che la Regione chiede chiarezza, i risultati sono noti già da tempo”. Queste le parole della responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti Camelia Di Marcantonio alla notizia dell’accertata presenza di rifiuti tossici sotto la discarica di Borgo Montello emersa da verifiche effettuate dai tecnici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, su incarico dell'Arpa Lazio, sezione di Latina. Ricerche che hanno confermato i dati di un precedente studio dell’Enea del 1996 e che successivi accertamenti hanno ribadito la presenza di veleni anche nelle falde acquifere. “La procura di Latina - spiega la Di Marcantonio - aveva già individuato e condannato i responsabili dall’ aprile 2008, avevano detto che avrebbero risolto il problema entro l’autunno 2008 ma ancora non si è fatto nulla. Vengo addirittura a sapere che forse i responsabili faranno ricorso alla giustizia amministrativa e così le competenze verranno trasferite al Tar di Roma col risultato di prolungare i tempi”. Prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro sottolineando le mancate opportunità in termini di riciclaggio: “Si sta rinunciando alla possibilità energetica, scarsa la frazione riservata all’inceneritore, non si è fatto nulla. La Regione i dati li ha ma non li vuole sfruttare, le indagini sono chiuse, le acque inquinate, cosa dobbiamo aspettare?”.
Roma - “Visto che la Procura ha già accertato le responsabilità e ancora non si è fatto nulla, sarebbe opportuno prendere dei provvedimenti, inutile che la Regione chiede chiarezza, i risultati sono noti già da tempo”. Queste le parole della responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti Camelia Di Marcantonio alla notizia dell’accertata presenza di rifiuti tossici sotto la discarica di Borgo Montello emersa da verifiche effettuate dai tecnici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, su incarico dell'Arpa Lazio, sezione di Latina. Ricerche che hanno confermato i dati di un precedente studio dell’Enea del 1996 e che successivi accertamenti hanno ribadito la presenza di veleni anche nelle falde acquifere. “La procura di Latina - spiega la Di Marcantonio - aveva già individuato e condannato i responsabili dall’ aprile 2008, avevano detto che avrebbero risolto il problema entro l’autunno 2008 ma ancora non si è fatto nulla. Vengo addirittura a sapere che forse i responsabili faranno ricorso alla giustizia amministrativa e così le competenze verranno trasferite al Tar di Roma col risultato di prolungare i tempi”. Prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro sottolineando le mancate opportunità in termini di riciclaggio: “Si sta rinunciando alla possibilità energetica, scarsa la frazione riservata all’inceneritore, non si è fatto nulla. La Regione i dati li ha ma non li vuole sfruttare, le indagini sono chiuse, le acque inquinate, cosa dobbiamo aspettare?”.
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