martedì 23 giugno 2009

Centrale solare a Latina, Di Marcatonio perplessa


La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “Notizia positiva ma è necessario sostenere i piccoli costruttori nella realizzazione degli impianti fotovoltaici”


Roma - “Pur essendo una notizia positiva, non nascondo le mie perplessità poiché nella provincia di Latina ancora non c’è una vera e propria sensibilizzazione delle persone sulle energie verdi, c’è stata poca informazione”. Queste le prime impressioni della responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti Camelia Di Marcantonio alla notizia della firma del protocollo per realizzare una centrale solare per la produzione di energia elettrica vicino Latina. Spiega e conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Le mie affermazioni si basano sul fatto che poco si è fatto per incentivare la diffusione degli impianti fotovoltaici, bisognerebbe sostenere i piccoli costruttori facilitando ad esempio i finanziamenti, non ci sono state agevolazioni sui prestiti nonostante la garanzia dello stato sui rimborsi promessi per le energie rinnovabili. Mi auguro che questo possa essere un segnale di apertura”.

Rifiuti tossici a Latina, l’appello dell’Italia dei Diritti


La responsabile provinciale Camelia Di Marcantonio: “Risultati e responsabilità accertati da tempo, urgono provvedimenti immediati”


Roma - “Visto che la Procura ha già accertato le responsabilità e ancora non si è fatto nulla, sarebbe opportuno prendere dei provvedimenti, inutile che la Regione chiede chiarezza, i risultati sono noti già da tempo”. Queste le parole della responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti Camelia Di Marcantonio alla notizia dell’accertata presenza di rifiuti tossici sotto la discarica di Borgo Montello emersa da verifiche effettuate dai tecnici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, su incarico dell'Arpa Lazio, sezione di Latina. Ricerche che hanno confermato i dati di un precedente studio dell’Enea del 1996 e che successivi accertamenti hanno ribadito la presenza di veleni anche nelle falde acquifere. “La procura di Latina - spiega la Di Marcantonio - aveva già individuato e condannato i responsabili dall’ aprile 2008, avevano detto che avrebbero risolto il problema entro l’autunno 2008 ma ancora non si è fatto nulla. Vengo addirittura a sapere che forse i responsabili faranno ricorso alla giustizia amministrativa e così le competenze verranno trasferite al Tar di Roma col risultato di prolungare i tempi”. Prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro sottolineando le mancate opportunità in termini di riciclaggio: “Si sta rinunciando alla possibilità energetica, scarsa la frazione riservata all’inceneritore, non si è fatto nulla. La Regione i dati li ha ma non li vuole sfruttare, le indagini sono chiuse, le acque inquinate, cosa dobbiamo aspettare?”.

lunedì 8 giugno 2009

Privatizzazione del cimitero di Latina, la Di Marcantonio perplessa


La responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti: “Proteste giustificate”



Roma, 8 giugno 2009 - “Fermo restando che i contribuenti pagano la rata addizionale comunale, quella sul consumo dell’acqua e dei rifiuti, aumentate ultimamente in maniera vertiginosa, mi sembra assurdo pensare che si debba pagare anche una tassa sui defunti. E chi non può pagare?”. Queste le perplessità espresse da Camelia Di Marcantonio, responsabile per la provincia di Latina del Movimento Italia dei Diritti, riguardo alla privatizzazione del cimitero di Latina. Il Comune infatti ha previsto un appalto di circa 47 milioni di euro per affidare ad un privato il cimitero. Secondo le nuove regole introdotte dalla ditta Ipogeo-Damiani, inoltre, per ogni defunto sepolto bisognerà pagare una tassa di 15 euro, mentre per ogni nuova sepoltura ci sarà una tassa da 30 euro. Ieri i familiari dei defunti hanno protestato incatenati davanti al cancello principale del cimitero, con un corteo lungo quasi 4 chilometri che dall’ingresso del parcheggio è arrivato fino alla sede della curia vescovile, nonostante lo scorso giovedì il sindaco Vincenzo Zaccheo aveva promesso la riapertura del cancello principale e dato delle garanzie sul “costo sociale”. “Zaccheo sa che c’è già un appalto regolamentato, - ha continuato l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – quindi mi chiedo cosa possa cambiare. Sotto elezioni tutti sono bravi a parlare, ma quando si tratterà di agire cosa si farà? Una modifica dell’appalto o uno nuovo?”.