giovedì 6 maggio 2010

Lago di Paola al centro di scontri e interessi, l’opinione della Di Marcantonio


La responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti: “Il patrimonio del bacino va assolutamente preservato”


Latina, 6 maggio 2010 – “L’unica costante di questa lunga e intricata querelle è la confusione, e l’unica certezza finora è una sentenza del tribunale, favorevole alla tutela del bacino”. Camelia Di Marcantonio, responsabile per la provincia Latina dell’Italia dei Diritti, prova a fare ordine sulla vicenda del lago di Paola, nel parco nazionale del Circeo. Uno specchio d’acqua oggetto di scontro, anche nelle aule giudiziarie, tra i rappresentanti delle istituzioni a diversi livelli, i privati e le associazioni ambientalistiche. Intervenendo alla presentazione della festa dell’oasi del Wwf, il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo ha ribadito che nella zona devono svilupparsi solo attività compatibili con il territorio, richiamando anche un protocollo d’intesa fra il suo dicastero e la Regione Lazio per proteggere il patrimonio del lago dagli scempi dell’abusivismo; nonostante ciò, molte attività commerciali continuano ad operare nell’illecito. L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro non sembra riporre molta fiducia nelle parole del ministro: “Si tratta di un comportamento di facciata, a cui non farà riscontro alcuna presa di posizione, dato che, come per il nucleare, la decisione finale spetterà vertici di partito”. E, secondo la Di Marcantonio non può che trattarsi di una scelta “che andrà in direzione di uno sfruttamento economico, come sostenuto da Armando Cusani, presidente della provincia di Latina e collega di partito della Prestigiacomo. L’auspicio è che in questa sovrapposizione di interessi – conclude la responsabile provinciale – si prenda una decisione di buonsenso, scegliendo di preservare l’enorme patrimonio archeologico e naturalistico del lago di Paola”.