martedì 27 aprile 2010

Sequestro clan Ciarelli, il commento della Di Marcantonio


La Responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti:”Mi chiedo quanto sia esteso il livello di malavita sul territorio e dove vadano a finire i soldi che vengono sequestrati”.


La Polizia di Stato di Latina ha effettuato una maxi operazione di sequestro nei confronti del clan Ciarelli, famiglia rom di origine italiana che ha fatto del riciclaggio di denaro, usura e estorsione il fondamento dei suoi affari delinquenziali.”Non è la prima volta – ha dichiarato Camelia Di Marcantonio Responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti – che le forze di polizia mettono a segno operazioni contro i clan del nostro territorio. Mi chiedo quanto sia esteso il livello di delinquenza e soprattutto dove vadano a finire le enormi somme di denaro sequestrate”.

L’operazione ha portato al sequestro di beni immobili, mobili e conti bancari per un valore di circa 8 milioni di euro. “Sarebbe bene – ha proseguito la Responsabile del movimento guidato da Antonello De Pierro – che questi soldi venissero riutilizzati nella giustizia, che a mio avviso ne avrebbe fortemente bisogno vista la scarsità di mezzi in cui sono chiamate ad operare le forze dell’ordine. Se non si farà questo, per via anche della prescrizione, i delinquenti che oggi vengono arrestati nel giro di qualche tempo saranno di nuovo fuori a commettere reati e a portare avanti i loro affari malavitosi”.

venerdì 16 aprile 2010

Cade la giunta di Latina, il commento della Di Marcantonio


La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: ”Un atto doveroso ma isolato”

“Un atto doveroso ma isolato”. Questo il commento di Camelia Di Marcantonio, responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti, circa le dimissioni in blocco dei 22 consiglieri comunali e la conseguente caduta dell’oramai ex primo cittadino Vincenzo Zaccheo, protagonista del tragicomico incontro con la neoeletta governatrice del Lazio Renata Polverini trasmesso da «Striscia la Notizia».
“E’ spiacevole constatare che la stessa prontezza di reazione non sia stata riscontrata in episodi più gravi che hanno coinvolto esponenti dello stesso schieramento della vecchia maggioranza – spiega l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – a differenza di quanto accaduto nei casi cha hanno riguardato politici del centro-sinistra. La vicenda nel suo insieme propone la triste conferma sull’esistenza del sistema clientelare che strozza il regolare gioco democratico e riduce le elezioni a una gara per ottenere la possibilità di scegliere a quale parente, amico, complice affidare potere e privilegi. Gli elettori meritano una classe dirigente – conclude la Di Marcantonio – che a nepotismo, scambi di favore e retorica spicciola preferisca l’interessi dei cittadini”.